Il 14 agosto, con George Garzone, si e' chiusa la 1^ edizione dell' Euro
America Festival in Acquasanta Terme. Un Festival ideato con la SISMA
(Societa' Italiana per lo Studio della Musica Afro Americana) pensato per
esplorare tutti i legami che intercorrono tra la tradizione musicale
africana, europea, l'America e ritorno. Sono state scelte sei diverse
formazioni musicali per esplorare in quanti e quali modi si possa dire:
"Summertime".
Partendo da una formazione orchestrale di soli ottoni , passando per la
grazia gigantesca di quattro contrabbassi, per arrivare alla rarefazione
del suono, al ritmo puro, con Ars Ludi. Ritorno: Gospels e Spirituals ed
arrivo, Free Jazz, George Garzone.
Il pubblico e' stata la scoperta del festival dagli anzianissimi ai
giovani, tutti attenti, calorosi, esigenti. Alla fine di ogni concerto,
oltre i bis, nessuno si alzava dalle sedie, contando sulla generosita'
degli artisti.
La stampa (**) ha seguito con attenzione tutti i concerti parlando di "Un
sogno americano" per la band di David Short che e' stato anche definito
"genio americano" per aver saputo dimostrare tutte le capacita' espressive
di quei 12 ottoni nell'approcciare generi musicali da Mozart a Gershwin.
Nella piazzetta vecchia di Cagnano e' risuonata la piu' "rustica" "Danza
delle Ore" mai ascoltata: muggita dai contrabbassi di Sciancalepore e Cola,
chiocciata da quelli di Pighi e Taddei (Un'Ottava sottosopra).
Le passionali note del tango argentino (Hugo Aisemberg con Novitango) nella
notte di Paggese, nella vastita' della sua piazza, hanno avuto uno
straordinario successo. E' risaltata la grandezza di Piazzolla, compositore
che "ha nobilitato un costume popolaresco fino a trasformarlo in arte".
"Le percussioni per comunicare, anche fisicamente, la forza interiore". Il
quarto appuntamento, con Ars Ludi, ha catalizzato il numeroso pubblico
presente anche se "era difficile pensare ad un concerto di sole
percussioni. Ma l'abilita' strumentale, la rigorosa preparazione e la forza
delle composizioni presentate (da Reich a Tenney) hanno travolto ogni idea,
ogni preconcetto. Quando poi quei quattro hanno iniziato, in sordina, a
parlare tra di loro con mani, tom, bongo, grancassa, il provocante ritmo
del Bolero (di Richard Trythall) si e' trasformato da ammiccamento in
un'inesorabile forza passionale, un vero e proprio uragano sonoro.
L'appuntamento del 13 agosto con la soprano Annette Meriweather ed il
pianista R. Trythall, ha visto la presenza della nuova Attache' Culturale
degli Stati Uniti a Roma: Signora Anne Callaghan, oltre che del Presidente
della Provincia di Ascoli Piceno: Pietro Colonnella e dell'Assessore alla
Cultura Carlo Verducci.
Gospels e Spirituals e, per finire, Gershwin....Porgy...Summertime.. le
variazioni per pianoforte, un'anticipazione del sound che ha fatto grande
il jazz in tutto il mondo.
E quale migliore chiusura che la presenza di George Garzone. Cosa si
sarebbe potuto aggiungere alla magia di questo sassofonista italoamericano,
solo un'imprevedibile, lunghissima, stressante, giornata trascorsa tra
Bulgaria, Germania ed Acquasanta Terme, dove arrivava alle 21 e 20, solo
dieci minuti prima del previsto orario di inizio. E poi cos'altro? Un
improvviso, lungo, totale, black out che ha trasformato quella piccola
piazza tra le montagne dei Sibillini e della Laga in una bomboniera di
suono quando George e Massimo Manzi hanno iniziato, comunque, a suonare,
Un'improvvisazione a due voci che ha alzato pareti di suono nella notte.
Non c'era piu' bisogno di nulla, neanche di applaudire, solo di essere un
tutt'uno con quella musica, con quel pifferaio magico.
MARISA PATULLI
(**)
Ho citato Roberto Albanesi del Corriere Adriatico e Patrizia Palanca de Il
Resto del Carlino. Le foto digitali sono di Giuseppe Parlamenti e la
grafica del Festival e' stata curata da Letizia Paci.
Ogni concerto ha visto, ovviamente, sempre, la presenza del Sindaco
Giampiero Fioravanti e dell'Assessore alla Cultura Giancarlo Mastroianni,
di Acquasanta Terme che sono stati i primi ed i piu' coraggiosi sostenitori
del festival ed a loro vanno tutti i nostri ringraziamenti.
|